La tendinite, anche se è più corretto definirla tendinopatia, è un disturbo piuttosto comune, che può colpire chiunque, indipendentemente dall’età o dal livello di attività fisica, in diversi momenti della vita, e che può essere molto invalidante.
Questa condizione dolorosa si verifica quando un tendine, il tessuto elastico che collega i muscoli alle ossa, diventa inadeguato al suo compito, che è quello di essere “il tirante” del muscolo sull’articolazione.
Al contrario di quello che si pensava (e che ancora purtroppo molti pensano…), il tendine non può sviluppare un’infiammazione considerevole, perché è scarsamente irrorato di sangue.
Questo non vuol dire però, che una problematica tendinea non sviluppi dolore, che può essere anche molto forte.
I sintomi infatti variano da un disagio a un dolore acuto, andando a limitare significativamente la mobilità della persona, interferendo con la quotidianità e la qualità della vita.
Le cause possono essere molteplici, dall’uso eccessivo del tendine, come accade spesso negli sportivi, all’età, che rende i tendini meno flessibili e più suscettibili a stancabilità e lesioni.
Uno degli approcci più efficaci per guarire dalla tendinite è la fisioterapia con un approccio globale, che non si limita a trattare i sintomi, ma si propone di affrontare le cause sottostanti della condizione, contribuendo così a un recupero più completo e duraturo. Vediamola meglio in questo articolo.
Le cause e i sintomi della tendinite
Che si parli di tendinite, o di più correttamente di tendinopatia, quello che succede è che il tendine diventa non più adeguato al suo compito.
Questo succede di solito in due occasioni: quando lo abbiamo sforzato al massimo e di più, andando oltre i suoi limiti, oppure quando lo stiamo regolarmente usando da diverso tempo, e ad un certo punto questo risentirà di tutte le migliaia di volte che lo abbiamo fatto lavorare.
Quindi il tendine, fatto di tessuto connettivo elastico, che unisce i muscoli alle ossa, può andare incontro a dei problemi, che arrivano fino alla rottura.
I tendini che spesso sono più colpiti dalla tendinopatia sono quelli del gomito, spalla, polso, ginocchio e tallone.
Il sintomo più evidente della tendinite è il dolore nel punto dove il tendine si attacca all’osso, che tende a peggiorare con il movimento.
Altri sintomi riscontrabili nella zona che fa male possono includere gonfiore, calore locale, arrossamento e, in alcuni casi, la formazione di un nodulo di tessuto duro.
Le cause della tendinite-tendinopatia possono essere molteplici.
Spesso, è il risultato di un uso eccessivo del tendine, come accade negli sportivi o nelle persone che svolgono attività lavorative o ricreative che richiedono movimenti ripetitivi o sforzi intensi.
Inoltre, l’avanzare dell’età, può rendere i tendini più suscettibili a lesioni a causa della perdita di elasticità e dell’usura.
Altre possibili cause di tendinite includono una postura scorretta, condizioni mediche come l’artrite reumatoide o il diabete, l’obesità, l’uso di alcuni antibiotici e, in rari casi, infezioni.
Come guarire dalla tendinite?
Esistono vari rimedi che possono aiutare a gestire i sintomi della tendinite e promuovere il recupero.
Tra questi, uno dei più efficaci è la fisioterapia.
Un fisioterapista specializzato può progettare un programma di trattamento su misura che include una combinazione di trattamenti manuali ed esercizi terapeutici.
Le tecniche manuali, come il massaggio terapeutico e la mobilizzazione dei tessuti molli, contribuiscono a ridurre il dolore, migliorando al contempo la flessibilità e la mobilità muscolare.
E questo è importante, perché, come hai letto, il tendine è il cavo attraverso il quale il muscolo esprime la sua forza.
Ma la vera differenza tra un trattamento destinato a non funzionare ed un trattamento fatto in scienza e coscienza è l’esercizio terapeutico.
Immagina di avere davanti a te una torta, per festeggiare la guarigione dalla tua tendinopatia.
Questa torta ha dieci fette, che rappresentano quello che hai fatto per guarire.
Ecco, nove di queste fette sarebbero l’esercizio, il carico, tutto il lavoro che il tuo tendine era in grado di fare per tornare a funzionare al meglio.
Riposo? Certo che no!
Ogni 24 ore che non si allena, il tendine perde carico tensile, cioè diventa più debole.
Quasi mai ci si deve riposare in caso di dolore dato da tendinopatia, sono pochi casi in cui è davvero difficile anche il solo stare in piedi.
Certo, non è facile dosare il carico giusto di lavoro, solo un fisioterapista specializzato in problematiche tendinee ti può guidare al meglio.
Questi esercizi possono variare a seconda del tendine interessato e delle esigenze del paziente ed includono una combinazione di esercizi di stretching, di rafforzamento e, in un secondo momento, di propriocezione, fino ad andare verso performance più impegnative. È sempre fondamentale fare prima una visita approfondita con un fisioterapista esperto che possa poi guidarti attraverso il processo di recupero.
Come la fisioterapia manuale ti aiuta a guarire dalla tendinite
La fisioterapia manuale è particolarmente efficace nel trattamento della tendinite.
Attraverso il trattamento miofasciale e la manipolazione, il fisioterapista va a lavorare sui tessuti molli attorno al tendine infiammato, contribuendo a:
- Ridurre il dolore;
- Rilassare i muscoli tesi;
- Migliorare la circolazione sanguigna;
- Facilitare il drenaggio linfatico;
- Migliorare la mobilità e la funzionalità dell’articolazione alla quale il tendine riferisce.
Di grande importanza è anche l’educazione del paziente su come gestire la propria condizione.
Per esempio: è naturale che un tendine faccia male, ma questo non vuol dire che stia subendo una lesione!
Per questo un fisioterapista qualificato fornisce istruzioni dettagliate su come eseguire esercizi a casa per continuare il trattamento e prevenire ulteriori episodi di tendinite.
In conclusione, la fisioterapia è un trattamento efficace per la tendinite-tendinopatia, indipendentemente dalla causa.
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