In questa pagina:
– Fisioterapia
– Manipolazione: per saperne di più
– Tecarterapia
Fisioterapista a Firenze
Ricordo da ragazzino le passeggiate nella mia splendida Firenze mentre sentivo aumentare i dolori alla schiena passo dopo passo. Nessuno mi aveva mai parlato di fisioterapia.
Avevo 19 anni quando, iniziando ad essere impedito nella mia attività lavorativa di allora, decisi di fare qualcosa per rimediare al mio problema.
Sentivo dentro di me che il mio corpo chiedeva un intervento diretto, non terapie elettriche, delle quali non avevo avuto belle esperienze precedentemente. E sentivo anche che non avevo bisogno di esercizi, che avrebbero mantenuto in salute il mio corpo ma solo dopo che “qualcuno” l’avesse ricondotto a delle premesse di benessere.
Andai a farmi manipolare, e fu sollievo immediato, una sferzata di nuova vitalità, e fu anche un vero colpo di fulmine, che segnò la mia vita da quel momento in avanti.
Fisioterapia con passione
Sono un uomo fortunato: il mio lavoro è anche una mia grande passione.
La complessità del nostro corpo è affascinante. E addirittura stupefacente se pensiamo all’interazione tra esso e la nostra parte psico-emozionale. Questa incide, in quantità e modi diversi, sempre sullo stato di salute dell’apparato muscolo-scheletrico, e interviene anche sul nostro rapporto col dolore e con le limitazioni che questo ci impone.
E il lavoro, sul corpo, è ciò di cui mi occupo.
Osservare i movimenti di un paziente, sottoporlo a test che ne indaghino le problematiche, lavorare sui tessuti in maniera profonda, cercando di capire i suoi problemi postulare, quali siano i tasti giusti da schiacciare per disinnescare gli schemi dolorosi che, nel tempo o all’improvviso, si sono insediati nel paziente, danneggiandone il benessere: questo è il mio lavoro.
Studio fisioterapico
Quindi sono un terapista manuale, alla ricerca di risposte. Queste, non di rado, sono già lì alla luce del sole. Possono rivelarsi durante l’anamnesi del paziente (il “colloquio” iniziale), per poi continuare durante i test valutativi e la palpazione, o più avanti nel trattamento.
A volte, purtroppo, capita anche di non trovarle. Quando questo accade sento dentro una grande spinta a migliorarmi ancora, a studiare e consultarmi con i migliori colleghi italiani e stranieri.
La Cura è una avventura splendida, un Cammino non facile da percorrere e, probabilmente, gran parte del suo fascino risiede proprio in questo.